• “…che strano tarocco, non lo avevo mai visto prima.” – affermò stupita Ariel mentre con le sue piccole dita ne accarezzava la superfice.
    La carta raffigurava una torre alta con in cima una finestra protetta da una massiccia inferrata , dalle sbarre di ferro penzolavano due gambe e una proboscide .
  • “Si tratta della bambina con l’elefante”- rispose dolcemente la zingara.
    In un tempo lontano in un regno ormai dimenticato, un re aveva promesso in sposa la sua giovane figlia ad un principe.
    Ella si rifiutò, quell’uomo non le piaceva, voleva ballare e diventare una ballerina. Al suo categorico rifiuto il padre la chiuse nella prigione della torre con la speranza di riuscire a farle cambiare idea.
    La principessa ballerina durante la sua prigionia chiese un elefante, un cucciolo come lei.
    Passarono gli anni e la principessa diventò donna, anche l’elefante crebbe e quando fu grande abbastanza con la sua forza e la sua stazza distrusse le inferriate.
    I sudditi attirati dal trambusto videro una grossa testa di elefante sporgersi dalle prigioni con la bella principessa a cavalcioni che però cadde dal suo animale finendo rovinosamente a terra tra le macerie e il suo sangue innocente.
    La bestia non le servì per essere posta ancora più in alto di quanto non avesse fatto il padre ma per sentirsi libera di volare.
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